Doppi vetri isolanti e protettivi
a Roccabascerana

avellino


CHIAMACI

Avanguardia e qualità


I nostri vetrocamera sono il risultato di una tecnologia all'avanguardia che garantisce la produzione di vetrate di alta qualità.


Utilizziamo solo materiali trasparenti e cristalli pregiati per creare un effetto di luce e trasparenza unico nel suo genere.

Personalizzazione su misura

Ogni ambiente è unico, e le nostre vetrate possono essere personalizzate per rispondere alle esigenze specifiche di ogni cliente, sia in termini di design che di funzionalità.


Offriamo un'ampia gamma di finiture, tra cui specchi, cristalli satinati e decorati, per arredamenti interni su misura.

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Benefici per i tuoi spazi interni


1

Aumento della luminosità

I cristalli pregiati utilizzati nelle nostre vetrate aumentano la luminosità degli ambienti, creando un'atmosfera più accogliente e luminosa.

2

Design unico

La possibilità di personalizzare le vetrate permette di creare spazi interni unici e raffinati, perfetti per ogni tipo di stile e arredamento.

3

Isolamento termico e acustico

Le nostre vetrate migliorano l'isolamento termico e acustico, garantendo ambienti più confortevoli e silenziosi.

4

Sicurezza

Rispettiamo tutte le normative di sicurezza e utilizziamo materiali di alta qualità per offrire vetrate sicure e resistenti.

Comfort e risparmio energetico


Le nostre vetrocamere sono progettate per offrire il massimo isolamento termico e acustico, garantendo un ambiente confortevole e silenzioso.


Ogni vetrocamera è realizzata con materiali resistenti e durevoli, capaci di assicurare una lunga durata nel tempo. Il design è altamente personalizzabile, permettendo di adattarsi perfettamente a diverse esigenze architettoniche e di spazio.


Grazie alla nostra tecnologia innovativa, la dispersione di calore è significativamente ridotta, contribuendo così all'efficienza energetica degli edifici.


Inoltre, l'installazione e la manutenzione delle nostre vetrocamere sono semplici e veloci, garantendo un servizio senza stress.

VETRO SELETTIVO


 Infissi e serramenti contribuiscono molto a migliorare la qualità della vita all’interno delle abitazioni e degli ambienti di lavoro, riducendo gli sprechi e ottimizzando il consumo di energia. Oltre a isolare dai rumori provenienti dall’ambiente esterno, gli infissi permettono di ottenere una temperatura ideale non solo grazie alle proprietà isolanti dei materiali con cui sono realizzati, ma anche attraverso la scelta di un vetro controllo solare. In particolare, per i serramenti, fra le varie tipologie di vetri controllo solare, è possibile scegliere un vetro selettivo, prestando però attenzione all’orientamento delle finestre.


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  • Che cos’è un vetro selettivo?

    Il vetrocamera selettivo rientra nella categoria dei vetri a controllo solare. Come dice la parola stessa, esso filtra una porzione della luce in ingresso. Grazie a un processo chimico particolare, il vetro solare selettivo blocca quella parte di radiazione luminosa che produce calore, permettendo tuttavia il passaggio della luce visibile che illumina le stanze. Per questo esso rappresenta un tipo di vetro a controllo solare.

    L’occhio umano percepisce come luce visibile all’incirca la metà delle radiazioni emesse dal sole. Lo scopo del vetro selettivo è quindi quello di filtrare le radiazioni solari, facendo passare più luce visibile e meno calore possibile. La trasmissione di calore per irraggiamento con un vetro selettivo viene quindi notevolmente ridotta.

    Per la realizzazione di vetri selettivi si utilizzano dei vetri speciali chiamati vetri magnetronici. Si parla di vetro selettivo in caso di vetrocamera, o doppio vetro. Il doppio vetro è costituito da due lastre di vetro, monolitico o stratificato, intramezzate da una o più canaline, il cui materiale è costituito solitamente da alluminio oppure è realizzato in materiale isolante “Warm Edge”, la cosiddetta “canalina calda”. Il gas argon al’interno della camera viene aggiunto per diminuire la dispersione di calore verso l’esterno dell’abitazione, che quindi riuscirà a trattenere in modo naturale una maggiore quantità di energia termica.

    Sopra la superficie della seconda faccia del vetrocamera viene applicato un rivestimento di materiali nobili attraverso un processo chimico-fisico. Questo processo fissa sulle lastre di vetro degli ioni di argento, che ovviamente non sono visibili a occhio nudo. Grazie a questa tecnologia il vetro rifletterà un’alta percentuale dei raggi solari che producono calore nelle stagioni più calde.

  • Quali sono i vantaggi di un vetro selettivo?

    La principale caratteristica del vetro selettivo non è soltanto quella di effettuare un lavoro sull’energia in entrata, perché esso opera anche sull’energia in uscita, dal momento che il vetrocamera selettivo è anche in grado di trattenere il calore all’interno dell’abitazione. Per questa sua duplice proprietà, a tale tipologia viene spesso associata la dicitura “vetro quattro stagioni”. Questi benefici, combinati ad esempio a degli infissi in PVC di qualità, consentono di ridurre in modo abbastanza notevole i consumi nei mesi più freddi, risparmiando sulle bollette e fornendo delle condizioni abitative decisamente migliori rispetto al passato.

    Se necessario, è inoltre possibile effettuare delle scelte, ad esempio dotando gli infissi di un vetrocamera selettivo che abbassa fino al 40% le radiazioni termiche in entrata. Si può arrivare a ridurre ulteriormente il calore fino al 20%, ma in questo caso bisognerà accontentarsi di meno luce visibile. Sono dunque scelte che dipendono dalle esigenze di ognuno, dal tipo di ambiente, dall’uso che ne viene fatto e dallo stile di vita.

     

  • Usare il vetro selettivo nel modo corretto

    Inizialmente dicevamo che è necessario prestare attenzione anche all’orientamento delle finestre. Non ha senso e non è conveniente infatti dotare i serramenti di tutte le facciate dell’edificio di vetri selettivi. È consigliato usare i vetri selettivi nei lati di un’abitazione che sono esposti a ovest, prima di tutto, a sud e infine a est, ma non a nord, dal momento che da settentrione non arriva mai la luce diretta del sole.

    In generale è meglio utilizzarli se non si è dotati di tende, persiane, tapparelle, scuri o altre schermature solari che regolano la quantità di luce in ingresso. Va tenuto conto di questo soprattutto perché, nei mesi più caldi, il calore entrerebbe nelle stanze e i serramenti e le pareti isolanti lo tratterrebbero all’interno. In tal caso, nonostante l’uso di eventuali condizionatori, si creerebbe un forte disagio (oltre all’aumento dei consumi nel tentativo di raffreddare gli ambienti). In combinazione a schermature solari è quindi consigliabile scegliere un vetro che non riduca in modo troppo marcato la luminosità: in questo caso si parla di vetro basso emissivo. Attraverso le schermature solari si potrà poi regolare la quantità di luce desiderata.

    Sebbene a livello teorico sia possibile l’utilizzo di un vetro basso emissivo selettivo, la cosa non avrebbe alcun senso. Pertanto, nella scelta dei vetri per finestre si potrà optare per l’impiego di vetri basso emissivi nelle zone poco irraggiate e di vetri selettivi per quelle superfici che sono maggiormente esposte al sole. 

VETRO BASSO EMISSIVO


Oggigiorno, prima di acquistare nuovi serramenti, sono sempre più le domande che ci poniamo. Una di queste riguarda i vetri per infissi dal punto di vista del risparmio energetico. Acquistiamo con vetro basso emissivo o facciamo dotare le nostre finestre di vetri selettivi?

E poi, è davvero necessario preoccuparsi tanto di vetri antinfortunistici da questo punto di vista? E ancora… la scelta di vetri isolanti esclude automaticamente l’impiego di vetri di sicurezza?


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  • Perché l’efficienza energetica è così importante?

    Avere un buon livello di efficienza energetica nella nostra abitazione ci permette di avere meno sprechi di energia per il riscaldamento, consentendoci di risparmiare sulle nostre bollette, sempre più salate. Ma non è tutto. Allo stesso tempo andremo ad aumentare il rispetto nei confronti del nostro amato ambiente, cosa senz’altro non di poco conto.

    Uno dei fattori principali che condiziona il risparmio energetico nella nostra casa è la tipologia di serramenti utilizzati, ma non solo!

    Andiamo ad approfondire meglio questa tematica, per cercare di capire quali sono i fattori decisivi e quali scelte effettuare per ottenere un rilevante risparmio energetico dell’involucro edilizio.

  • Isolamento termico… e il vetro per finestre?

    Come appena accennato, la scelta degli infissi è una questione cruciale quando parliamo di isolamento termico, ma non dobbiamo dimenticare che altrettanto importanti sono le vetrate termiche installate nel serramento!

    Una fetta importante dell’energia termica totale dispersa dalla nostra casa è rappresentata da quella che passa attraverso le finestre. Di conseguenza, l’isolamento termico vetri gioca un ruolo importante a tal proposito.

    Gli edifici realizzati in passato, purtroppo, hanno un’efficienza energetica scadente. In inverno non trattengono sufficientemente il calore, obbligando quindi a tenere continuamente in funzione l’impianto di riscaldamento. In queste strutture, infatti, noteremo un grosso problema… Se spegnessimo i riscaldamenti, avremmo un veloce calo della temperatura nei minuti successivi.

    Il problema appena elencato, oltre a incidere fortemente sul comfort della nostra casa, appesantisce notevolmente anche le nostre tasche, con bollette più salate… In poche parole, possiamo benissimo dire che “isolamento termico = risparmio energetico”. E, di conseguenza, possiamo aggiungere anche che “isolamento termico = risparmio energetico = risparmio economico”.


     

  • Vetro basso emissivo?

    Che cosa è il vetro basso emissivo? In parole povere, si tratta di un tipo di vetro isolante, sebbene le sue proprietà sono differenti da quelle del vetro selettivo, di cui parliamo in un altro articolo.

    I vetri basso emissivi, conosciuti anche come vetri a bassa emissione, sono studiati appositamente per trattenere dentro la nostra abitazione il calore che viene generato per riscaldare i nostri ambienti nel periodo invernale.

    Senza andare troppo sul tecnico, spieghiamo in breve di cosa si tratta. I vetri impiegati nella realizzazione dei moderni infissi sono i cosiddetti vetrocamera. Si tratta quindi di 2 lastre di vetro separate tra loro da una canalina termica Warm Edge, o di 3 lastre di vetro distanziate da 2 canaline termiche Warm Edge, se si tratta di triplo vetro basso emissivo.

    L’interno del vetrocamera viene riempito di gas nobili, generalmente gas argon, per migliorare le prestazioni di risparmio energetico. Per comporre tale vetro, inoltre, viene utilizzata anche una lastra di vetro basso emissivo, che presenta una particolare lavorazione. Su di esso, infatti, viene applicato uno strato di metalli nobili.

    In tal modo, verranno diminuite le emissioni di calore vero l’esterno dell’abitazione, filtrando però la luce in maniera ottimizzata.

  • Quindi un vetro a bassa emissione non lascia passare il calore solare?

    Un vetro finestra basso emissivo fa passare buona parte delle onde causate dall’irraggiamento solare, più o meno il 60%.

    Al contempo, trattiene gran parte del calore generato nella parte interna, che viene bloccato e riflesso. Ecco un piccolo esempio dal punto di vista matematico. I vetro camera che si installavano tanti anni fa senza alcun trattamento (4/12/4) avevano una dispersione di 3 W/m² K, mentre i vetri termici per finestre a bassa emissione disperdono 1,1 W/m² K.

  • Come facciamo a capire se un vetro è basso emissivo?

    Come succede in qualunque settore di mercato, anche nel campo dei serramenti esistono delle aziende che prendono in giro i propri clienti, installando dei vetri per finestre che non presentano alcun trattamento e promuovendoli comunque come vetri basso emissivi.

    Un trucco alla portata di tutti per distinguere un vetro camera trattato da uno “normale” consiste nell’utilizzare un accendino o una candela. Poniamo uno dei due in prossimità del vetro. Nel caso di un doppio vetro camera, vedrete due riflessi della fiammella. Se le fiamme presentano lo stesso colore, significa che il vetro camera non ha subito alcun trattamento. Se una delle due, invece, presenterà un colore diverso, tendente al violaceo, significa che la lastra che corrisponde alla fiamma violacea è stata lavorata con ossidi di metalli ed è dunque un vetro basso emissivo!


  • Risparmio energetico sì, ma il costo?

    Giunti a questo punto vi starete chiedendo: se qualche azienda fa la furba e non utilizza un vetrocamera basso emissivo, vuol dire che costano tanto? La risposta è no! La variazione in termini economici tra un vetro “classico” e un vetro termico isolante è minima, mentre i benefici che se ne ottengono sono senza dubbi moltissimi.

    Ma ovviamente gli aspetti da considerare in  un vetro sono tanti. Per tale motivo, prima di essere troppo frettolosi nelle vostre scelte, vi consigliamo sempre di affidarvi a dei professionisti che vi sapranno consigliare il tipo di vetro più adatto alle vostre esigenze.

  • Un vetro basso emissivo esclude un vetro di sicurezza?

    A volte ci viene chiesto se il trattamento di un vetrocamera per avere un risparmio energetico escluda in automatico la possibilità di un vetro stratificato di sicurezza. La risposta immediata è: assolutamente no!

    Come ribadito più volte, il trattamento eseguito per ottenere dei vetri che diminuiscano gli sprechi energetici sono eseguiti sulle superfici dei vetri. In modo del tutto ovvio, per la nostra sicurezza, ciò non esclude nella maniera più categorica l’impiego di vetri a norma di legge, sia che si tratti di vetri stratificati sia che essi siano vetri temperati.


    A volte ci viene chiesto se il trattamento di un vetrocamera per avere un risparmio energetico escluda in automatico la possibilità di un vetro stratificato di sicurezza. La risposta immediata è: assolutamente no!

    Come ribadito più volte, il trattamento eseguito per ottenere dei vetri che diminuiscano gli sprechi energetici sono eseguiti sulle superfici dei vetri. In modo del tutto ovvio, per la nostra sicurezza, ciò non esclude nella maniera più categorica l’impiego di vetri a norma di legge, sia che si tratti di vetri stratificati sia che essi siano vetri temperati.



VETRI

ANTINFORTUNISTICI


 Attualmente installare i vetri antinfortunistici è obbligatorio, sia che si tratti di vetri stratificati (i vetri Visarm), sia che essi siano dei vetri temperati.
Tale obbligo è regolato da una precisa normativa, la norma 
UNI 7697 sui criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie. Si tratta di una normativa italiana, tra le più rigide nella Comunità Europea, che tutela prima di tutto l’utilizzatore e la sua sicurezza, poi il produttore e l’installatore per evitare incidenti potenzialmente gravi se non letali.


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  • Vetri antinfortunistici stratificati e temperati a norma di legge e non solo.

    Avere un buon liveLa normativa vetri UNI 7697, che è stata aggiornata nel 2014, descrive in modo chiaro i tipi di vetri che bisogna usare negli infissi.

    Comunque sia, al di là della normativa in vigore, avere installato un vetro temperato o stratificato (conosciuto come vetro Visarm) per ognuno dei nostri infissi non deve essere un obbligo solamente perché c’è una normativa vetri che lo impone, ma deve essere anche un obbligo morale per tutti gli addetti ai lavori. Non è eticamente corretto mettere a rischio la sicurezza delle persone andando a installare dei vetri monolitici, pericolosissimi!

    lo di efficienza energetica nella nostra abitazione ci permette di avere meno sprechi di energia per il riscaldamento, consentendoci di risparmiare sulle nostre bollette, sempre più salate. Ma non è tutto. Allo stesso tempo andremo ad aumentare il rispetto nei confronti del nostro amato ambiente, cosa senz’altro non di poco conto.

    Uno dei fattori principali che condiziona il risparmio energetico nella nostra casa è la tipologia di serramenti utilizzati, ma non solo!

    Andiamo ad approfondire meglio questa tematica, per cercare di capire quali sono i fattori decisivi e quali scelte effettuare per ottenere un rilevante risparmio energetico dell’involucro edilizio.

  • Vetro stratificato di sicurezza, viene ormai installato da tutti?

    A oggi i vetri antinfortunistici devono essere installati per legge, quindi teoricamente dovrebbe essere inutile porsi il problema…

    Abbiamo specificato che in teoria dovrebbe essere così, ma purtroppo c’è ancora chi fa il furbo.

    Ci ritroviamo ancora oggi a vedere dei preventivi (e a volte anche dei lavori…) fatti con vetri 4-16-4, in cui è evidenziato a lettere cubitali il valore energetico del vetro, a totale discapito della sicurezza delle persone che dovranno effettuare l’eventuale acquisto.

    E tutto questo solo con l’obiettivo di fare sempre il prezzo più basso. Questo significa, concedeteci pure il termine, essere un “criminale”! Sappiamo che in linea di massima avremo nei preventivi di infissi con vetri antinfortunistici prezzi più elevati, ma con la sicurezza non si scherza! Pretendi sempre il vetro antinfortunio nei preventivi!

    Di conseguenza, stai sempre attento e cerca di leggere bene un preventivo. Se dovesse capitarvi un preventivo di infissi che non abbia dei vetri antinfortunistici, non dovete chiedere un aggiornamento del preventivo con i vetri di sicurezza, ma dovete cestinare il preventivo stesso. Il motivo è abbastanza semplice: avete ancora fiducia?!?

  • Che cos’è un vetro stratificato?

    I vetri stratificati sono dei vetri accoppiati tra loro con una lamina interna chiamata PVB. Tale lamina trasparente è realizzata con un materiale plastico che unisce le due lastre di vetro tra loro. In caso di rottura, i due vetri rimangono incollati tra loro creando un effetto ragnatela. Pertanto i vetri stratificati rientrano nella categoria dei vetri antinfortunistici.

  • Cosa sono i vetri temperati?

    Un vetro finestra basso emissivo fa passare buona parte delle onde causate dall’irraggiamento solare, più o meno il 60%.

    Al contempo, trattiene gran parte del calore generato nella parte interna, che viene bloccato e riflesso. Ecco un piccolo esempio dal punto di vista matematico. I vetro camera che si installavano tanti anni fa senza alcun trattamento (4/12/4) avevano una dispersione di 3 W/m² K, mentre i vetri termici per finestre a bassa emissione disperdono 1,1 W/m² K.

  • Quindi quali tipi di vetri bisogna avere negli infissi?

    Inutile ripetersi, ma ora dovrebbe essere abbastanza chiaro che bisogna avere dei vetri antinfortunistici, vale a dire o il vetro stratificato o temperato.

    Ecco una sintesi dei vetri stratificati, con il relativo significato.

    33.1 = Significa 2 lastre di vetro da 3mm unite tra di loro con una pellicola PVB.

    44.1 = 2 Lastre da 4mm con 1 pellicola.

    55.1 = 2 Lastre da 5mm con 1 pellicola.

    Oppure si possono avere vetri con più pellicole, ad esempio il vetro 33.2 (quindi 2 lastre da 3mm con 2 pellicole), o ad esempio 44.8 (2 lastre da 4mm unite con 8 pellicole). In questi casi si inizia già a trattare di vetro antisfondamento antieffrazione.

  • Vetro temperato

    Come già indicato in precedenza, per il vetro temperato deve essere riportata esplicitamente la dicitura “temperato” oppure deve essere utilizzata l’abbreviazione “T”.

    Ecco alcuni esempi di vetro di sicurezza:

    33.1/camera/33.1 = (2 lastre da 3mm con 1 pellicola PVB, camera con gas argon, ed altre 2 lastre da 3mm con 1 pellicola PVB)

    44.1/camera/44.1 = (2 lastre da 4mm con 1 pellicola PVB, camera con gas argon, ed altre 2 lastre da 4mm con 1 pellicola PVB)

    4T/camera/4T = (1 lastra da 4mm con trattamento temperato, camera con gas argon, e lastra da 4mm temperato)

    6T/camera/6T = (1 lastra da 6mm con trattamento temperato, camera con gas argon, e lastra da 6mm temperato)

    Per approfondire l’argomento sugli spessori vetri antisfondamento, potete leggere qui il relativo articolo.

    Inoltre, tornando al precedente discorso del vetro temperato stratificato, come già detto, la terminologia è errata, ma nulla vieta di usare in un vetrocamera due tipi di vetri, come nell’esempio di seguito:

    6T/camera/44.2 = (1 lastra da 6mm con trattamento temperato, camera con gas argon, ed altre 2 lastre da 4mm con 2 pellicole PVB).

  • Un vetro basso emissivo esclude un vetro di sicurezza?

    A volte ci viene chiesto se il trattamento di un vetrocamera per avere un risparmio energetico escluda in automatico la possibilità di un vetro stratificato di sicurezza. La risposta immediata è: assolutamente no!

    Come ribadito più volte, il trattamento eseguito per ottenere dei vetri che diminuiscano gli sprechi energetici sono eseguiti sulle superfici dei vetri. In modo del tutto ovvio, per la nostra sicurezza, ciò non esclude nella maniera più categorica l’impiego di vetri a norma di legge, sia che si tratti di vetri stratificati sia che essi siano vetri temperati.


    A volte ci viene chiesto se il trattamento di un vetrocamera per avere un risparmio energetico escluda in automatico la possibilità di un vetro stratificato di sicurezza. La risposta immediata è: assolutamente no!

    Come ribadito più volte, il trattamento eseguito per ottenere dei vetri che diminuiscano gli sprechi energetici sono eseguiti sulle superfici dei vetri. In modo del tutto ovvio, per la nostra sicurezza, ciò non esclude nella maniera più categorica l’impiego di vetri a norma di legge, sia che si tratti di vetri stratificati sia che essi siano vetri temperati.



  • La sicurezza prima di tutto, con i vetri antinfortunistici

    La sicurezza è un aspetto da non sottovalutare mai e su cui non si può risparmiare, soprattutto quando si tratta di proteggere la propria vita e quella di chi ci sta accanto. Non è infatti un vero risparmio o un affare quello di spendere meno sacrificando aspetti legati alla salute e all’incolumità.

    Il vetro è inoltre un materiale particolare, che lacera i tessuti della pelle in modo molto netto e preciso. Pertanto i tagli sono difficili da rimarginare e richiedono del tempo. Le ferite da vetri rotti possono sfortunatamente rivelarsi letali.

    Come sempre la cosa più raccomandabile è affidarsi a professionisti seri che sappiano raccomandare i migliori infissi accompagnati dai migliori vetri, rispettando tutte le normative a salvaguardia di chi produce, di chi monta i serramenti, ma soprattutto di chi dovrà vivere o passare molto tempo negli ambienti.

VETRO ANTISFONDAMENTO


 Quando parliamo di vetro antisfondamento? Oppure un vetro di sicurezza è sempre un vetro antieffrazione? O ancora il termine sta a indicare un semplice vetro infrangibile?

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  • Le classi dei vetri

    Andiamoci passo per passo… Per evitare simili confusioni, esistono dei sistemi di classificazione delle varie tipologie di vetro.

    Principalmente si tratta di una classe di resistenza all’impatto e di una classe di resistenza all’effrazione. La prima riguarda la sicurezza di un vetro contro gli infortuni, la seconda invece la sicurezza dei vetri antieffrazione. In realtà esistono altre classi, ma nel contesto di acquisto dei nuovi infissi sarebbe inopportuno parlarne… Un esempio? La classe di resistenza alle armi da fuoco. Pensaci bene. Che senso ha parlare di un vetro antiproiettile per le tue finestre? Un ladro si metterebbe a sparare contro il vetro per accedere alla tua abitazione?

    In modo piuttosto generico, a volte sentiamo utilizzare il termine vetro antisfondamento. C’è da vedere di preciso cosa si intende! Ci si riferisce alla resistenza di un vetro per evitare, ad esempio, la caduta di una persona nel vuoto? Oppure per vetri antisfondamento si intendono dei vetri blindati che impediscono a eventuali malintenzionati di entrare nelle nostre case?

  • Qualche dettaglio in più sul vetro antisfondamento

    Prima di approfondire ulteriormente l’argomento, ci teniamo a specificare che, per determinare le classi di un vetro, siano esse di resistenza all’impatto o classi antieffrazione, vengono eseguiti determinati test, con determinati criteri. Non entriamo troppo nello specifico per evitare confusione, però in linea di massima abbiamo due possibili categorie per il primo tipo di classe e una per la classe antieffrazione. Questo perché le più comuni tipologie di vetro sono i vetri antinfortunistici (temperato o stratificato). Per quanto riguarda la resistenza all’impatto, entrambi i tipi vengono sottoposti agli stessi test, ma le diciture di certificazione sono differenti.

  • Classi di resistenza all’impatto del vetro antisfondamento

    Senza entrare troppo nel dettaglio, la norma EN 12600 classifica i vetri in base all’impatto (o urto) di un corpo morbido. Si tratta praticamente di un test che viene eseguito con un impattatore che permette di classificare i prodotti rispetto ai rischi di ferite e cadute nel vuoto. Rispondendo a tale norma, i vetri temperati possono raggiungere una classe 1C3, 1C2 o 1C1, mentre per i vetri stratificati le classi sono 2B2 e 1B1.

  • Qual è l’utilità di queste classificazioni?

    Immagina una portafinestra con un certo tipo di vetro, qualunque esso sia. Stai correndo e, per una distrazione, urti violentemente contro il vetro dell’infisso. Che resistenza avrà la vetrata all’impatto del tuo corpo? Otterrai un semplice bernoccolo oppure oltrepasserai il vetro?

    Com’è ovvio dall’esempio appena esposto, questa tipologia di classi non indica quindi la protezione contro un atto vandalico in sé, ma la sicurezza di un individuo che dovesse impattare contro il vetro.


  • Classi di resistenza all’effrazione

    Questa è forse la sezione principale per cui stai cercando informazioni… Probabilmente hai aperto il tuo browser e hai cercato “caratteristiche vetro antisfondamento”, oppure, più semplicemente, hai digitato “vetro blindato” perché hai pensato alla massima sicurezza per la tua abitazione.

    Prima di continuare, ti facciamo un piccolo esempio, per permetterti di comprendere meglio le classi antieffrazione. Immagina di voler acquistare un’auto e di volerne una veloce! Ma cosa intendi per veloce? Un’auto da 220 km/h sarà pure veloce per strada (limiti permettendo…), ma sarà inutile magari in una competizione in pista… Ecco! Lo stesso principio vale per i vetri antisfondamento…

    I test per le classi di resistenza all’effrazione sono dettati dalla norma EN 356, che definiscono la resistenza contro l’attacco manuale (o scasso). Sono definite 8 classi. Dalla P1A alla P5A, i test vengono eseguiti con una sfera d’acciaio, dalla P6B alla P8B viene impiegata un’ascia.

    Come faccio a capire se un vetro è antisfondamento?

    Sopra ti abbiamo spiegato la differenza delle classi, ora con questa tabella riassuntiva cercheremo di schiarirti ancora di più le idee:

    A seguito dell’esposizione di questa tabella, riteniamo doveroso specificare che la dicitura “vetro antisfondamento” è alquanto fuorviante. Detto così, sembra di ritrovarsi in una situazione in cui un vetro non potrà mai essere sfondato. La realtà è però ben diversa, perché è più opportuno parlare di categorie, in base alla resistenza.

    Pertanto, partiamo dai semplici vetri antivandalismo, classificati con la sigla P2A, La sicurezza aumenta passando alla categoria successiva. I vetri che fanno parte della categoria P4A sono dei vetri che resistono allo scasso o “effrazione”. La dicitura P4A significa che tra le due lastre di vetro ci sono 4 plastici “PVB”. Questo tipo di vetro deve essere installato negli infissi blindati RC2.

    Se invece si vuole una sicurezza maggiore, il vetro da utilizzare deve essere il P5A, che ha ben 6 plastici “PVB” tra le due lastre di vetro. Il serramento che utilizza questa tipologia di vetro, corredato tra l’altro di altre opportune caratteristiche, potrà essere classificato RC3 (classe di resistenza all’effrazione 3), come ad esempio gli infissi blindati modello Serena.

  • Vetro antisfondamento e infissi

    Ci teniamo a specificare che molti produttori di infissi associano a un vetro antisfondamento caratteristiche che nulla hanno a che vedere con le varie classi di resistenza. Nel dubbio, è sempre meglio farsi consigliare in base alle proprie esigenze.

    Tra l’altro è anche opportuno ricorrere a un vecchio detto che dice che l’abito non fa il monaco. Cosa vogliamo dire? In modo del tutto semplice, non basta avere dei vetri appartenenti a una determinata classe per avere delle finestre antisfondamento. Che senso ha avere magari un vetro P5A se poi i nostri serramenti sono dotati di ferramenta con sicurezza antieffrazione standard?

    Tornando all’esempio dell’auto (scusate, ormai è un’abitudine…), è come avere un motore da 1.000 cavalli e utilizzarlo su un’auto con caratteristiche aerodinamiche pessime. Sarebbe del tutto inutile e superfluo

VETRO EXTRACHIARO


 Solitamente pensiamo che i normali vetri che vediamo all’interno delle nostre abitazioni siano perfettamente trasparenti. Tuttavia ciò non è del tutto vero.

In realtà, a causa del processo produttivo utilizzato durante la realizzazione del vetro, il normale vetro ha una colorazione tendente al verde. Questo leggero colore verdastro è dovuto alla presenza di ossido di ferro. Attraverso uno speciale procedimento è possibile eliminare circa il 90% di ossido di ferro e ottenere così un vetro extrachiaro. La procedura ovviamente inizia già a partire dalla selezione della silice, che rappresenta il componente base per la fabbricazione di un vetro.


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  • Trasmissione luminosa: quando si notano le differenze

    Quando guardiamo fuori dal vetro trasparente della nostra abitazione, non ci rendiamo conto che in realtà i colori esterni sono leggermente sfalsati dalla realtà. Se non ce ne accorgiamo, i motivi principali sono lo spessore delle lastre di vetro e anche la loro quantità.

    No, non devi pensare male. Ciò non vuol dire che nelle nostre case abbiamo dei vetri non trasparenti, ma, in modo del tutto più semplice e ovvio, che in genere i vetri non sono sottoposti al procedimento necessario per ottenere un vetro extrachiaro.

  • Quali vetri si utilizzano normalmente?

    Per la realizzazione del vetrocamera degli infissi, vengono in genere utilizzati dei vetri trasparenti “normali”. I vetri extrachiaro, infatti, sono più costosi di quelli classici e per l’utilizzo comune sarebbero superflui.

    La loro utilità si rende necessaria, o perlomeno utile, in determinati campi. Se abbiamo l’esigenza di evitare l’alterazione dei colori, come ad esempio in una vetrata panoramica, allora potrebbe fare al caso nostro, a patto ovviamente che il costo superiore da sostenere giustifichi i vantaggi.

    Bisogna specificare tuttavia che i vetri impiegati negli infissi, per una questione termica, subiscono delle lavorazioni per renderli o vetro selettivo oppure vetro basso emissivo (secondo l’esigenza). In tali casi, il vetro non potrà mai risultare extrachiaro.

    A meno che non abbiate la necessità di alta fedeltà dei colori, come ad esempio per la vetrina di un negozio, i vetri extrachiari sono quasi sempre superflui.


  • Vetro extrachiaro per vetrate interne

    A meno che non abbiate la necessità di alta fedeltà dei colori, i vetri extrachiari sono quasi sempre superflui. Pertanto ci permettiamo di darvi dei consigli di massima. Quando si tratta di vetri per infissi, oltre al fattore estetico e luminoso, entra in gioco un elemento più importante, cioè l’aspetto energetico. Pertanto l’uso di vetri extrachiari non è indicato. Quando scegliete il vetro per una scala, per la ringhiere di un balcone o per una vetrina, allora scegliete sempre vetro extrachiaro.


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